L’amministratore di società di capitali è legittimato, iure proprio, a proporre reclamo avverso la

sentenza dichiarativa di fallimento della società, anche quando è già cessato dalla carica prima della

dichiarazione di fallimento, considerata l’ampia formula dell’art. 18 l. fall., che estende la

legittimazione del mezzo impugnatorio a “qualunque interessato”, essendo l’opposizione volta a

rimuovere gli effetti riflessi negativi, individuabili nelle responsabilità sul piano sia morale, in

relazione ad eventuali contestazioni di reati, sia patrimoniale, in relazione ad eventuali azioni civili,

che possono derivare dal fallimento.

Cass. civ. Sez. I Ord., 13 marzo 2019, n. 7190